L'8
giugno del 1988 è una delle date più importanti della storia della
Giarre calcistica.
Il
Giarre è reduce da un ulteriore salto di categoria. L'ascesa iniziata
cinque anni prima sembra inarrestabile: dalla prima categoria si è
giunti sino ad una terza serie calcistica fino a qualche anno prima
sognata solo sugli album delle figurine.
La
partita dell'8 giugno non rappresenta solo una festosa amichevole con un
avversario di prestigio, ma il superamento di una linea di confine. Per
la prima volta i giallo-blù abbandonano i polverosi campetti di
periferia: seguiranno sei anni di battaglie, di trasferte prestigiose,
di cronache dall'anticamera della cadetteria che rappresenterebbe il
paradiso calcistico per una intera città.
Fino ad
allora l'avversario più quotato incontrato in campionato è stato il
Palermo che a causa di poco chiare vicende finanziarie è stato costretto
a ripartire dalla C2. Gli altri avversari il cui nome si è fatto sentire
nelle serie superiori sono stati quelli del Siracusa, della Cavese, del
Sorrento. Ma dopo quell'8 giugno tutto sarà diverso: il Giarre sarà
chiamato ad affrontare squadre che portano nomi prestigiosi come quelli
di Catania, Perugia, Salernitana, Cagliari, Foggia, Ternana.
E
pensare che fino a cinque anni prima gli avversari che avevano una
storia calcistica alle spalle si chiamavano tutt'al più Megara.
L'Inter,
che ha concluso al quinto posto il campionato di massima serie, scende
al comunale schierando una formazione di tutto rispetto. Alcuni titolari
sono già in vacanza, ma sono della partita calciatori del calibro di Fanna
(14 presenze in nazionale e 5 scudetti in Italia), Passarella (campione
del mondo nel '78: è lui che per primo ha alzato la Coppa in quanto
capitano), Serena (24 presenze e 5 reti in nazionale, 4 scudetti e un
titolo di capocannoniere), Baresi (fratello maggiore del capitano del
Milan, 18 presenze in nazionale), Matteoli.
Il
prestigio di questi uomini si vedrà l'anno successivo, quando, guidata
da Trapattoni e con l'innesto di tre fenomenali tedeschi, questa squadra
si trasformerà nell'Inter dei record.
Sul
campo l'Inter parte forte, e già al 9' si trova in vantaggio grazie ad
una rete di Minaudo. Il Giarre, che nel corso del campionato ha
affrontato tante difficili prove, non può scoraggiarsi ed 11' dopo
arriva la rete del pareggio firmata dal bomber Marcello Prima. Il
pareggio è un gran risultato, ma nella ripresa l'ingresso di un giovanissimo (ha 17 anni) Ciccio Macrì cambia gli
assetti delle due compagini e sconvolge la partita. Il Giarre inizia a
premere ed al 34' lo stesso Macrì viene atterrato in area. Il rigore è
trasformato da Spica. L'incontro si chiude con la terza rete firmata
negli ultimi minuti dallo stesso Macrì. Inutile dire che è il trionfo
per un calciatore, per una squadra, per una città.