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Storia di Giarre e della Contea di Mascali

 

Fra Democrazia e Anarchia

     
   

“Mi sono fermato per il pranzo a Giarre (…). Un proprietario terriero ed uno studente mi hanno tenuto compagnia. Entrambi i giovani sembravano estremamente curiosi, ho visto i loro libri di testo di diverse materie. Erano grandi ammiratori di Schelling e hanno dichiarato che la Germania è l’unico paese dove vi è la vera scienza e con le idee migliori e più forti (…). Questa confessione non mi avrebbe colpito in Inghilterra o in Norvegia, ma qui, sul bordo orientale della Sicilia, mi era nuova. Mi ha fatto pensare ai primi raggi dell’alba che attraversano il grande cielo delle tenebre intellettuali dell’Italia”.

Franz Von Löher, 1864

     

1874: Si pubblica a Giarre il primo giornale locale: il Vulcano, foglio anarchico-socialista. Seguiranno il Predicatore Cattolico, giornale di Sacra eloquenza (1883), Il Piccolo Intransigente (1886), Il Paese (1902) e la Riforma (1903) di orientamento democratico, l’Inesorabile (1902) di indole liberale e diversi altri. A Riposto si costruisce la piazza S. Pietro, prospiciente l’omonima chiesa.  Il 24 maggio, con decreto del Re Vittorio Emanuele II, viene autorizzata all’esercizio dell’attività di credito ordinario e di risparmio la Società Anonima “Banca di Credito in Giarre”. L'8 novembre Vincenzo Cordova Savini (474 voti) viene preferito a Casimiro Fiamingo (375) e riconfermato alla Camera dei Deputati. In una lettera riservata al presidente del Consiglio Minghetti, il sottoprefetto di Acireale riferirà di aver fatto ogni cosa in suo potere per favorire il candidato ministeriale: “Lo trovai a 50 voti e lo portai a 375”, ma il candidato dell’opposizione Cordova aveva “gettato sulla bilancia” l’enorme somma di 30.000 lire "procurandosi il successo con la corruzione" (Aldo Berselli). ♦ Sono attivi il Banco popolare di Giarre e la Società cattolica di mutuo soccorso degli operai con oltre 300 iscritti. Vengono collocati due parafulmini sul Duomo di Giarre: era da oltre trent’anni che se ne attendeva l’istallazione. Al collegio Callipoli si tengono corsi di scherma e di ginnastica: è la prima volta che le discipline sportive divengono materie d’insegnamento. Il 31 agosto il Municipio di Giarre riesce finalmente ad acquistare dallo Stato la Casa della Contea.

1875: Il comune di Riposto chiede al Parlamento l’annessione della frazione di S.Anna dal comune di Mascali.

1876: Il complesso di edifici della Contea di Mascali, costruiti dove sorge l’attuale piazza Duomo, viene abbattuto. Tra il 1876 ed il 1879 il Municipio realizza una importante rivalutazione urbanistica del centro della città. Al posto della Casa della Contea e del quartiere Platania, sito tra l'attuale via Sipione e la nuova chiesa, verrà realizzata una immensa piazza. Saranno demoliti diversi edifici, mentre verranno eliminati i tratti finali della via Barbagallo, della via Sipione e l’intera via Duomo che fiancheggia il prospetto nord-est della chiesa. In agosto un curioso fatto di cronaca viene riportato sulla prima pagina del quotidiano La Stampa di Torino: si tratta del rapimento di una ricca vedova, di ritorno dai bagni di Riposto, organizzato da "una dozzina di bravi assistiti da una vettura a nolo"; verrà arrestato un commerciante di Giarre. Le elezioni politiche anticipate del 5 novembre vedono prevalere Vincenzo Cordova Savini il quale, con 724, voti supera Marcantonio Caltabiano (175). L’11 novembre le autorità cittadine e provinciali, con  grande concorso di folla, inaugurano l'ospedale Sant’Isidoro: la costruzione è stata realizzata grazie all’opera della giarrese Maria Teresa Mangano che sarà dichiarata benemerita del Comune e, alla sua morte, tumulata dentro l’edificio dell’ospedale. Sul "Progetto di Spedale medico per la città e mandamento di Giarre, redatto dal prof. Carmelo Sciuto-Patti, ingegnere-architetto", si legge che "per la filantropica disposizione di pietosa donna, sorge nella culta città di Giarre uno di quegli stabilimenti che le nazioni educate a vera civiltà hanno in ogni tempo reputato i più eminentemente umanitari ed utili; cioè uno Spedale Medico, del quale erasene a lamentare quel popoloso mandamento l'assoluta mancanza". Dicembre: nel libro-inchiesta del deputato Sidney Sonnino sulla condizione dei contadini in Sicilia sono riportate alcune dichiarazioni del pretore di Giarre il quale, parlando della condizione locale, dichiara che: "si registra qualche caso di maffia" e che è "corrotta la coscienza dei contadini dal falso sentimento religioso" e "vien meno la fiducia della parola data e le false testimonianze sono all'ordine del giorno". Iniziano i lavori per la realizzazione dell’altare maggiore del Duomo di Giarre. Il poeta dialettale analfabeta Giovanni Lizzio intrattiene la piazza di Giarre declamando le sue rime: continuerà per un ventennio acquistando una discreta fama.

1877: Il Municipio di Giarre istituisce un concorso per ricoprire la nuova carica di ingegnere comunale.

1878: Viene fondata la Confraternita dell’Addolorata al Duomo; ne seguiranno diverse altre tra le quali quella di San Giuseppe (1898) e quella di Sant’Isidoro (1920 circa). Nel mese di gennaio il Municipio invia un telegramma di cordoglio alla casa Savoia per la morte del primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, mentre al Duomo si celebra una solenne messa in suffragio del defunto. Il 20 settembre, il Consiglio comunale di Giarre aderisce alla petizione al Senato perché non approvi l’abolizione della tassa sul macinato.  Il comune di Acireale chiede al consiglio provinciale l’aggregazione di Dagala, frazione di Giarre, sia perché “possesso tutto di acitani”, sia perché il confine naturale la fa ricadere nel territorio acese il cui territorio è inferiore a quello di Giarre il “cui distacco non può recar danno”. Nella stessa sede, il comune di Zafferana chiede l’aggregazione della frazione di Milo. Entrambe le mozioni verranno respinte dal consiglio.

1879: L'ingegner Nicastro realizza un intervento di consolidamento della parete settentrionale del Duomo di Giarre, mentre la direzione della Fabbrica del Duomo passa all’ing. Pasquale Musumeci. Iniziano i lavori per la costruzione di un secondo cimitero comunale nella frazione di S.Alfio: verrà ultimato nel 1894. 18 dicembre in una discussione alla Camera per l’approvazione del bilancio dello Stato, il deputato Cordova chiede l’aumento del capitolo destinato alle riparazioni ordinarie dei fabbricati dello Stato di lire 10.000 da destinare al Duomo di Giarre. Infatti sino al 1860 provvedeva il principe di Capua al mantenimento del culto e delle riparazioni della chiesa che “un tempo era una cappella annessa al palazzo del feudatario conte di Mascali e perciò cappella feudale”. Dopo l’annessione dell’isola al Regno d’Italia, lo Stato, subentrato nei diritti, “riscosse scrupolosamente canoni, censi e livelli, ma non adempì al suo dovere verso i parrocchiani”. Perciò, prosegue Cordova, “diciannove anni dopo, ai danni che si verificavano per mancanza di riparazioni, si aggiunsero scosse di terremoti”. Avendo scritto i giarresi al Ministero di grazia, giustizia e culti, questo, “sapendo bene che al conte di Mascali era sottentrato il Ministro delle finanze, mandò pratica alla Direzione generale del tesoro, ma il Ministro delle finanze rispose che rappresentava il conte di Mascali in activis, non in passivis”, rifiutando la competenza al mantenimento dell’edificio. Nel corso della discussione parlamentare il Ministro di grazia, giustizia e culti, pur riconoscendo la necessità delle riparazioni, si vede costretto a rigettare la richiesta in quanto il capitolo di bilancio interessato non è pertinente perché riservato ai fabbricati asserviti ai terreni dello Stato, escludendosi, quindi, quelli adibiti ad usi religiosi.

1880: Dopo la scissione del Club dei Nobili in due correnti contrapposte, si costituiscono il Circolo dei Cavallacci, di estrazione liberale, ed il circolo Democratico-Radicale. Nello stesso anno, un esponente di quest’ultimo club, il trentaduenne Lucio Quattrocchi viene eletto sindaco. Rimarrà in carica sino al 1886; al termine della sua lunghissima carriera politica, il Comune gli conferirà la medaglia d’oro per il merito. Altri circoli attivi in città sono il Club Savoia (poi Concordia), il Club dei cacciatori, il Circolo Operaio, il Circolo Cattolico. Alle elezioni politiche, Vincenzo Cordova Savini risulta eletto per la quarta volta in rappresentanza del collegio di Giarre. Con 498 voti precede Giuseppe Vagliasindi (276) e Gioacchino Conti (188). L’11 febbraio una scossa di terremoto provoca alcuni crolli. Anche a Giarre, come in altri paesi, si diffonde la paura per la prossima fine del mondo: la scomparsa dell’umanità sarà causata dallo scontro della Terra con una stella cometa nella notte tra il 20 ed il 21 novembre. Si registra un netto incremento nel traffico commerciale nell’approdo di Riposto: nel corso dell’anno sono approdati e partiti 1.159 bastimenti con un tonnellaggio complessivo di 117.859 tonnellate.

1881: Il nuovo censimento del Regno d'Italia assegna a Giarre una popolazione di 15.967 abitanti, a Riposto di 9.991 ed a Mascali di 5.004. L’undici gennaio viene diffusa la notizia che, nel corso del viaggio in Sicilia, la famiglia reale farà tappa anche a Giarre: la popolazione in segno di giubilo scende in strada tra bandiere e musiche. Alle ore 12:50 del 17 gennaio, nel corso del viaggio da Catania a Messina, il treno reale fa tappa anche a Giarre: il re Umberto I, la Regina Margherita ed il principe Vittorio Emanuele vengono accolti da una folla immensa accorsa alla stazione mentre in tutta la città sventolano le bandiere del Regno d’Italia e le facciate degli edifici sono ornate dalle coccarde tricolori. Il quotidiano Il Fanfulla di Roma scrive che "Le Loro Maestà ed i Principi reali si sono trattenuti 25 minuti sotto il padiglione appositamente addobbato" per ricevere la rappresentanza cittadina: sul palco, coperto da un baldacchino, svetta il trono dove prende posto il sovrano, mentre la banda municipale esegue il migliore repertorio. La cerimonia si conclude con l’omaggio floreale alla Regina ed i discorsi delle autorità locali. A conclusione dell'evento, il Re invita il sindaco a ringraziare il popolo per l’entusiastica accoglienza. Il 10 febbraio, una scossa di terremoto viene avvertita a Giarre, La Nazione riporta che “gli abitanti della città, spaventati, abbandonarono le loro case e rimasero fuori per tutto il resto della notte, temendo che la scossa si avesse a ripetere. Oggi si è saputo che alquante casupole crollarono nei pressi della borgata Macchia e che la chiesa di essa borgata venne a soffrire. Vittime, però, a quanto si assicura non se ne sono deplorate”. Il 15 febbraio inizia la discussione alla Camera del disegno di legge presentato dall’on. Cordova per il passaggio dei comuni di Fiumefreddo e Calatabiano dal mandamento di Linguaglossa a quello di Giarre. All’opposizione di un deputato, il Ministro di grazia e giustizia, Giuseppe Zanardelli, risponde che “parmi evidente che le linee ferroviarie conducano con sì grande facilità gli abitanti dei due comuni a Giarre da non essere dubbia la maggior facilità pei loro abitanti di accedere a Giarre anziché a Linguaglossa. Aggiungo che sono i due stessi comuni di Calatabiano e di Fiumefreddo che chiedono l’aggregazione a Giarre, quindi non è soltanto un conflitto di interessi fra l’uno e l’altro capoluogo di mandamento, tra Giarre, cioè, e Linguaglossa, ma sono i comuni i cui affari si devono trattare alla pretura, quelli che domandano di essere aggregati al mandamento di Giarre: e nessuno miglior giudice di essi intorno ai loro interessi”. Terminata la discussione, il 3 giungo la Camera approverà l’allargamento del mandamento di Giarre dal 1° gennaio 1882 con 184 voti favorevoli e 67 contrari. Il 29 febbraio un violento temporale e l’esondazione del torrente Macchia causano l’allagamento di alcuni quartieri di Giarre. Per la festa di S.Isidoro viene spesa l’incredibile somma di 16.000 lire, di cui 4.000 devolute dal Municipio che, peraltro, decide di livellare per l’occasione il piano del Duomo: le forti polemiche seguite alle celebrazioni apriranno un lungo periodo di sobrietà, interrotto a furor di popolo nel 1895. Lo scrittore Giovanni Verga, sottolineando la dinamicità del porto, ambienta a Riposto alcune pagine del suo romanzo più famoso, i Malavoglia, pubblicato nell’anno: “Una volta ‘Ntoni Malavoglia, andando girelloni pel paese, aveva visto due giovanotti che s’erano imbarcati qualche anno prima a Riposto, a cercar fortuna, e tornavano da Trieste, o da Alessandria d’Egitto, insomma da lontano, e spendevano e spandevano all’osteria (…); si mettevano a cavalcioni sul desco, dicevano delle barzellette alle ragazze, e avevano dei fazzoletti di seta in ogni tasca del giubbone, sicché il paese era in rivoluzione per loro”. Si diffonde anche a Giarre una epidemia di colera: parte del popolo minuto accusa pubblicamente il Municipio ed il Governo di propagare il morbo al fine di ridurre la popolazione mediante l’introduzione deliberata del colera nelle botti di acido fenico impiegate per la disinfestazione. Il Comune di Giarre, assieme agli altri interessati, aderisce al consorzio pubblico per la realizzazione della ferrovia Circumetnea.

1882: In aprile Richard Wagner visita Giarre e Riposto con la sua famiglia. A Riposto nasce Francesco (Franz) Calì: sarà calciatore dello Zurigo, del Genoa e dell'Andrea Doria, nonché primo capitano della nazionale italiana di calcio (1910), allenatore della Juventus (1912) e componente della commissione tecnica della nazionale olimpica (Amsterdam 1928). Una ordinanza del sottoprefetto di Acireale regolamenta alcuni aspetti legati alla sicurezza durante lo storico Pubblico Festival di Carnevale che si tiene a Giarre sin dagli inizi del XIX secolo: “Durante il carnevale (…) le maschere e i travestimenti sono permessi. E’ però proibito di rappresentare colle medesime figure sconvenienti o contrarie al buon costume, di portare vestiti o distintivi militari o di autorità, rappresentare ministri di religione ed allusioni dirette a mettere in ridicolo le vigenti leggi (…). E’ pure vietato alle persone mascherate di portare armi di qualunque specie (…). E’ similmente proibito introdursi nelle chiese e nelle case altrui senza espresso consenso di chi vi abita. E’ vietato gettare oggetti che possano offendere le persone, od altrimenti recare danno o incomodo, come pure lo sparare nell’interno della città razzi, bombe di carta, i cosiddetti tric-trac e qualunque oggetto esplodente. Dovranno le persone mascherate scoprirsi il volto all’invito degli Uffiziali ed agenti di S.P.”. Il Municipio delibera che la porzione occidentale del piano del Duomo sarà destinata alla costruzione del nuovo palazzo di città; l’opera, però, non sarà mai realizzata.

1883: A Giarre sono in funzione 317 fanali ad olio per l’illuminazione notturna; ben 117 rischiarano la via Callipoli, nonostante solo dieci anni prima l’illuminazione della via principale fosse stata reputata troppo sfarzosa. I Comuni di Giarre e Riposto contestano vivacemente le tabelle millesimali predisposte per la suddivisione delle spese tra gli enti locali interessati alla costruzione della ferrovia Circumetnea: la ripartizione favorisce Catania che, in proporzione, pagherebbe una somma minore. La quota a carico del Comune di Giarre verrà rideterminata in 91.498 lire coperte dall’aumento delle imposte municipali sulla farina e con la contrazione di un mutuo.

1884: Apre a Giarre una casa di tolleranza. Il porto di Riposto raggiunge il picco del suo movimento merci con 82.689 tonnellate registrate. Il 31 dicembre il Comune di Giarre approva il progetto per i lavori di completamento del Duomo. Il Comune di Giarre chiede al Ministero dell’Istruzione l’istituzione di un ginnasio.   Il 7 ottobre in uno stabilimento enologico giarrese tre operai muoiono a causa delle esalazioni in una vasca per la fermentazione del mosto.

1885: In novembre una tromba d'aria colpisce Giarre causando notevoli danni. A Carruba la ditta Florio installa un grande stabilimento per l'estrazione di olio essenziale dagli agrumi. A Riposto è attiva la Società operaia di mutuo soccorso. Alcuni cittadini presentano una petizione popolare al Municipio per la costruzione di un nuovo teatro: il teatro lirico, in meno di trenta anni dalla sua apertura, si è deteriorato a tal punto da diventare inservibile. Viene aperta la villa Umberto I (oggi villa Margherita). In città sono presenti diverse attività a carattere industriale: due fonderie, tre saponifici, tre molini a vapore, otto pastifici, cinque tintorie, tre fabbriche di cordami, sedici industrie tessili, una conceria di pelli ed una tipografia. Gli atti dell’inchiesta parlamentare sulle condizioni della classe agricola in Italia riportano alcune considerazioni del pretore di Giarre il quale sostiene che “il malandrinaggio si presenta nel mandamento di Giarre con qualche caso” e che “vi sono delle donne streghe ed uomini impostori che si danno a profetizzare stranezze”.

1886: In aprile si registrano diverse scosse sismiche, sono probabilmente collegate all’eruzione dell’Etna. Apre il Regio Ginnasio di Giarre: le prime richieste per la sua attivazione risalgono agli anni 60 del XIX secolo. A Riposto viene redatto un secondo piano urbanistico. Alle elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati, risulta eletto Edoardo Pantano, unico candidato in lista: diverrà ministro dell'agricoltura nel governo Sonnino. Fondazione della Piccola casa della provvidenza di Salvatore Bonaventura, darà ospitalità agli anziani poveri, agli invalidi ed alle orfanelle di Giarre. Si eseguono alcuni lavori di consolidamento del prospetto settentrionale del Duomo. A Riposto iniziano le pubblicazioni del periodico La Sicilia vinicola; il giornale cesserà l'attività nel 1926. Una società privata realizza, nei pressi dell’odierna via Garibaldi, un teatro-arena in legno; l’arcipretura ne osteggia lungamente la costruzione reputando “indecoroso che esista un teatro accanto al tempio di Dio dove si studia la morale, mentre in quel locale si devono rappresentare delle immorali produzioni”. Una epidemia di vajolo si diffonde in città. Il Municipio di Giarre emana il bando dell’appalto per la realizzazione della piazza del Duomo: 200.000 lire la somma prevista, pari all’intero bilancio comunale, 24 mesi il termine di esecuzione dell’opera. Intanto, vengono costruiti diversi edifici privati sul lato nord della piazza. Nella sua biografia si racconta l’esordio di Angelo Musco a Giarre chiamato da un impresario che voleva affidargli il “ruolo di buffo a venticinque soldi al giorno e il mantenimento. La ricchezza! Fa la strada al volo, ma arriva a Giarre così stanco che l’annunciato esordio deve essere rinviato all’ultimo momento fra le proteste e gli urli degli spettatori. Ma la sera dopo è un trionfo” (Corriere della Sera).

1887: Il nuovo sindaco di Giarre è Paolo Macherione. L’architetto lombardo Carlo Sada, assunta la direzione dei lavori della Fabbrica del Duomo, elabora un progetto per il completamento del prospetto della chiesa e della piazza; le idee dell'architetto milanese, nonostante gli sia stato elargito un compenso di 400 lire, rimarranno in parte inattuate perché non si procederà alla realizzazione delle grandi statue degli angeli con trombe sopra le torri campanarie e delle altre statue sul prospetto settentrionale. In maggio, dopo la scoperta di cambiali false per un valore di circa 3 milioni di lire, fallisce la Banca di Credito di Giarre; il Governo invia degli ispettori in città, mentre La Stampa scrive che i cittadini sono "immensamente danneggiati, il commercio è assolutamente distrutto. Si prevedono imminenti grandi disastri". La Banca di Credito di Giarre chiude gli sportelli ed avvia il concordato fallimentare con tutti i creditori ed i depositanti ai quali viene liquidato immediatamente il 25% dei depositi con l’impegno al soddisfo delle rimanenze “a misura che si incassa del denaro per le cambiali”. Gli amministratori saranno condannati per bancarotta fraudolenta venendo, poi, assolti in appello. Si registrano aspre polemiche tra il Comune e l'arcipretura per la rimozione dalla chiesa dell'antico banco dei giurati usato dall'amministrazione comunale durante le celebrazioni solenni; l'arciprete motiva la rimozione sostenendo che "il banco del municipio è bastevolmente rovinato al punto che nella ricorrenza delle prossime feste natalizie potrebbe accadere qualche sinistro (...) lo farò rimuovere rimettendolo al posto, tostocchè sarà accomodato": non sarà mai ripristinato. In settembre l’epidemia di colera scoppiata a Messina dilaga in tutta la Sicilia: a Giarre il primo caso è quello di un messinese che era risuscito a superare il cordone sanitario: il 4 dicembre, estintosi il morbo, si tengono solenni festeggiamenti in onore di S.Isidoro che aveva preservato la città dall’epidemia. Il 17 ottobre in una abitazione di contrada Codavolpe vengono rinvenuti i cadaveri di due donne, madre e figlia, quest’ultima quasi decapitata. A causa dell’assenza di segni di effrazione, viene dapprima arrestato il figlio della vittima ma l’autorità giudiziaria procede al rilascio perché “si dovette constatare che era un cretino. E’ un contadinaccio sudicio dell’età di 37 anni” (L’Imparziale di Messina). L’allargamento delle indagini poterà all’arresto di alcuni giovani del paese: “Dal fatto di aver trovato la figlia ancora vestita, dall’altro di trovarsi il letto di essa per nulla scomposto, da quello d’esser la ragazza di facili costumi e dalla nessuna violenza rintracciata nelle porte si è dedotto che l’assassino s’è dovuto introdurre con consenso della ragazza e che per ciò non può essere altro che una persona amica di casa. Pertanto, l’autorità locali che hanno spiegata la massima energia hanno proceduto all’arresto di quattro o cinque ganzi che si contendevano l’amore dell’assassinata giovane ed a quello del marito di lei, poiché bisogna sapere che la ragazza quantunque non si fosse mai unita con suo marito, pure era civilmente sposata” (L’Imparziale di Messina).

1888: Il Prefetto di Catania rimuove dalla carica il sindaco Paolo Macherione per le gravi omissioni nell’esercizio delle proprie funzioni di coordinamento durante l’epidemia di colera che aveva colpito Giarre nel corso dell’anno precedente; durante il carnevale, il primo cittadino era stato immortalato in un carro allegorico alla guida di un locomotore in fuga dalla città colpita dal morbo. Giuseppe Colbertaldo viene nominato delegato straordinario sino alle successive elezioni. Il 4 maggio scompare improvvisamente il cassiere del Comune di Giarre: successivamente ad una verifica si scopre l’ammanco di 30.000 lire appartenenti al Municipio e di 50.000 lire affidate da privati cittadini perché “il signor cassiere in parola godeva di moltissima fiducia, e assai persone gli assicuravano le loro sostanze. Si credeva uomo onestissimo, ed è perciò che il fatto fece molta impressione” (La Gazzetta di Catania). In seguito all’ispezione disposta dal Ministero dell’Interno per l’accertamento dei fatti, vengono scoperte gravi irregolarità nella gestione comunale. L’8 giugno il segretario comunale, Antonio Leotta, si suicida con un colpo di fucile alla testa: “le cause che spinsero il Leotta a togliersi la vita si debbono ricercare nello sfacelo che esiste in questo momento nell’amministrazione del municipio di Giarre”, ma “pare che il segretario fosse più vittima che altro degli expoileurs che pirateggiavano sul pubblico danaro. La pubblica opinione va anche più in là e ritiene addirittura che si avesse intenzione di fare del Leotta una specie di capro espiatorio, di gerente responsabile e che perciò in questi tempi si era fatto di tutto per comprometterlo e trovandosi in tali condizioni il povero segretario avrebbe preferito la morte al disonore che l’attendeva” (Corriere della Sera). Il bacino portuale di Riposto passa dalla terza alla seconda classe (interesse nazionale), mentre in ottobre apre una Regia cantina sperimentale. La collocazione della ringhiera di recinzione del perimetro del Duomo, realizzata presso i cantieri navali di Messina, chiude i lavori della Fabbrica. Avviata la costruzione del terzo cimitero comunale nella frazione di Dagala.

1889: Nella notte tra il 7 e l’8 novembre, dopo diversi giorni di pioggia ininterrotta, l’esondazione del torrente Macchia provoca l’allagamento di Giarre. Quindici persone periscono nell’alluvione; tra i morti si conta anche un consigliere comunale travolto, assieme ai due vetturini, con la carrozza su cui viaggiava: il corpo verrà rinvenuto nel mare di Riposto. Una casalinga annega nella propria camera da letto, una maestra viene travolta dalle acque che sfondano le imposte della casa trascinandola via. La città rimane allagata per tutta la notte mentre diverse persone attendono sui tetti il defluire delle acque. La Prefettura di Catania rinvia le elezioni amministrative che si sarebbero dovute tenere dopo pochi giorni ed avvia una sottoscrizione popolare per far fronte agli ingenti danni. Il maltempo colpisce anche Mascali dove 14 persone perdono la vita. Il re assegnerà 24 medaglie di bronzo al valore civile alle guardie municipali, ai carabinieri e a semplici cittadini “in premio di coraggiose e filantropiche azioni da essi compiute con evidente pericolo della vita”, fra questi i muratori Francesco e Giuseppe Fichera, il sacerdote Giuseppe Musumeci, il capo delle guardine municipali Luigi Ubertazzi, i carabinieri Bellon, Malavasi e Castran, il medico Mariano Scandurra, l’avvocato Sebastiano Russo e tanti altri semplici cittadini che si erano prodigati nelle operazioni di soccorso. Successivamente, Salvatore Russo viene nominato sindaco di Giarre: il primo eletto direttamente dai cittadini grazie alla nuova legge, varata nel 1888. La riforma ha ampliato la base elettorale, consentendo anche alle opposizioni di avere una discreta rappresentanza in Municipio. Viene realizzato un imponente palco per orchestra in piazza Duomo: la cassa armonica naturale consentirà di ascoltarne la musica anche a grande distanza. Nel borgo di Altarello viene aperta al culto la chiesa dedicata a Maria Santissima di Porto Salvo. Il Municipio di Giarre avvia un servizio pubblico per la pulizia delle strade comunali: in precedenza i singoli cittadini si preoccupavano di spazzare il tratto di strada antistante la propria abitazione. Vengono aperte le cucine economiche per sfamare i più poveri, duramente colpiti dal razionamento del pane dovuto alla esiguità del grano in commercio.

 

 
   
 
 

 

 
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