"Ma le favole, quasi nel Duemila, esistono ancora o
no? E, se ci sono, servono a bimbi e a grandi? Allora, quasi sconfinando
nel profano, la Sicilia calcistica, relegata nella Terza Serie, esprime
un esempio di favola moderna, di sicuro cara ai tifosi gialloblu: quel
Giarre che, stagione dopo stagione, da una decina d’anni riesce sempre a
fare parlare di se, e per di più in termini positivi. Si, una fiaba
moderna, pensata da due persone, al secolo Nello Guglielmino e Giuseppe
Musumeci, che hanno guidato questa società, pilotandola dalla Prima
Categoria alla quasi Serie B. Quanti successi, quanti pomeriggi gioiosi
nel piccolo Comunale: una fiaba scritta con non più di tremila tifosi
che del Giarre ne fanno una bandiera, senza però lasciarsi andare agli
eccessi."
"Ci
sarebbe quasi da dire che questo Giarre sembra veramente una gallina
dalle uova d’oro: cambia ogni anno più di mezzo organico, centra colpi
sul mercato avendo valorizzato giovani (Colonnese andato alla Cremonese
e già Under 21) oppure avendo rigenerato giocatori che nessuno cercava (Buoncammino,
andato ora al Palermo dietro lauto compenso)."
Michele Tosto, La Sicilia, 27 dicembre 1992 e 30 gennaio 1993
"Senza
spese folli, a “megafoni spenti”, tra mille difficoltà il Giarre ha
sconvolto il panorama calcistico siciliano."
"Sfrattato dalla Serie A e dalla Serie B, il calcio siciliano vive oggi
il derby… più derby che possa proporre. Giarre ed Acireale è
partitissima al di là della naturale contrapposizione epidermica di due
città distanti appena una decina di chilometri; questa volta, infatti,
la classifica dice che gialloblù e granata sono il meglio del nostro
calcio."
Gianfranco Troina, La Sicilia, 18 ottobre 1992
"Oggi questo Giarre che non ha campioni conclamati, ma
tutta gente sicura in una struttura s'assieme senza gravi scompensi,
può sicuramente puntare alla promozione"
Luigi Prestinenza, La Sicilia 1992 nell'introduzione
ad un incontro Giarre-Catania