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"Degli
ospiti ottimi Valentino Mazzola ed il prestigioso Flumini"
(Dalla cronaca di
Roma-Venezia 1-1 campionato riserve) |
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Nel 1956
l'obiettivo sportivo del programma societario della S.S.
Giarre è univoco: conquistare la promozione. Per centrarla
il presidente Belfiore, che da un anno appena è subentrato
a Vasta, decide per la prima volta di non affidarsi a
trainer autoctoni come Strano o Muscolino, che dalla
fondazione sino ad allora avevano guidato i gialli, ma
nella sede societaria viene convocato a firmare un
contratto discretamente sostanzioso per le magre finanze
della Giarre sportiva, una ex ala sinistra di grande
talento che sta cominciando ad affermarsi sulle panchine
siciliane e che ha mosso i primi passi da trainer nella
vicina Riposto.
Il suo
nome è Dandolo Flumini, esponente della sfortunata leva
calcistica del 1918 (nase a Maccagno, Varese, il 6/2/1918) che ha avuto la carriera spezzata in
due dalla guerra. Quello che si consuma non è un apparente
matrimonio di interessi, ma Flumini guiderà il Giarre per
oltre dieci stagioni sedendosi in panchina per 264 volte, record tuttora imbattuto e che
difficilmente cadrà vista la frenesia del calcio moderno.
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1938-39 |
Lecce |
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La
prima tappa importante della sua carriera
è in Serie C, a Lecce nella quale arriva appena
ventenne. Il Salento è il suo trampolino di lancio
perché tutto quello che tocca sembra miracolosamente
trasformarsi in oro: seppur inizialmente considerato
riserva del più esperto Cortesi, guadagna presto il
posto da titolare sulla fascia sinistra, vestendo per
la prima volta la casacca giallo-rossa che, per la
prima volta, porta cucito il numero 11, visto
cha la numerazione sulle maglie viene introdotta
proprio con la stagione 38-39. L'esordio è di quelli
che non si dimenticano facilmente: il 25 settembre
1938, 2-0 alla Pro Italia Bari con firma di Flumini
sul tabellino dei marcatori. Le reti alla fine della
stagione sono 7 (Taranto, Messina, Cosenza, Palmese,
Dominante Reggio Calabria, Potenza e Pro Italia). Da
ricordare la rete decisiva messa a segno nel derby con
il Taranto del 5 marzo 1939 terminato 2-1 per i
leccesi. Le sue prodezze, però, non riescono ad
evitare la retrocessione per un illecito che condanna
i leccesi all'ultimo posto in graduatoria. |
1939-40 |
Venezia |
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Alla
fine della stagione 38-39, la società italiana più
attiva nella ricerca dei giovani talenti emergenti
adocchia Dandolo Flumini e lo acquista, garantendogli
uno stipendio di 3000 lire (a Lecce ne guadagnava
1000). I lagunari,
però, lo fanno esordire una sola volta in campionato,
contro il Milan (19.11.1939),
schierandolo il più delle volte nella squadra riserve.
Con la formazione minore nero-verde, però, Flumini ha
l'opportunità di giocare al fianco di uno dei più
grandi campioni del calcio italiano: Valentino
Mazzola. Con il milanese, più giovane di un anno,
compone una coppia fissa sulla corsia sinistra, oltre
a condividere la stessa camera.. |
1940-43 |
MATER Roma |
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Nel
1940 approda alla Mater (Motori Alimentatori
Trasformatori Elettrici Roma) guidata da Fulvio
Bernardini, grande ex calciatore di Lazio, Inter e
Roma e che in futuro vincerà uno storico scudetto a
Bologna nel 1964. Permane per tre stagioni con i
viola-verde romani. Nel primo anno la promozione in B
sfugge di un soffio (pari merito con la Borzacchini
Terni, ma sconfitti nello spareggio), nel '42, invece,
con 46 punti e precedendo l'Alba Motor Roma,
conquistano una storica promozione in Serie B ed il
titolo di marcatore principe della Serie C. La
Mater non sfigura in cadetteria (12°posto), ma
difficoltà economiche costringono il club al ritiro al
termine della stagione. Rimane agli annali uno storico
sedicesimo di finale di coppa Italia contro la
Juventus: i torinesi si impongono a Roma per 6-1 con
una roboante cinquina di Sentimenti III. |
1945-46 |
Foligno |
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Di stanza a Spoleto per l'espletamento del corso
ufficiali, conquista con la formazione umbra una storica
promozione in B. Il Foligno però, non disponendo di
adeguate risorse economiche per affrontare un
campionato a livello nazionale, rinuncia a disputare
il campionato. |
1946-47 |
Siracusa |
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Dopo
la guerra Flumini riprende la carriera in Sicilia.
Viene scelto dal Siracusa per ricoprire il ruolo di
ala sinistra nel primo torneo di Serie B disputato
dagli aretusei guidati dal tecnico austriaco Engelbert
Koenig. Anche questa volta l'esordio è da ricordare:
Dandolo Flumini segna la prima rete del Siracusa in B,
il 22 settembre del 1946 contro il Foggia al Vittorio
Emanuele II. Il dodicesimo posto e le eccellenti
prestazioni gli valgono un prestigioso contratto con
il Palermo. |
1947-48 |
Palermo |
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Costruito per il successo, il Palermo guidato dalla
vecchia gloria della Juventus, Virginio Rosetta, non
tradisce le attese e, travolgendo ogni resistenza,
stravince il campionato, centrando il ritorno in Serie
A. Con 32 presenze Flumini viene quasi sempre
schierato sulla sinistra del trio d'attacco che
comprende anche Pavesi, il centravanti, ed il
cecoslovacco Cestmir Vycpalek, zio del più famoso
Zeman e futuro allenatore della Nazionale Italiana,
oltre che giocatore della Juventus. |
1948-50 |
Selernitana |
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Due
stagioni in Serie B con il quarto ed il tredicesimo
posto conquistati sotto la supervisione del tecnico
Piselli che era subentrato a Gipo Viani. Il 1949 segna
la sua esplosione: segna ben 18 reti e compare nella
raccolta delle figurine Cicogna con il numero 239. |
1950-51 |
Cosenza |
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Disputa parte della stagione 1950-51 in Serie C con i
lupi della Sila guidati dal trainer Vittorio Mosele.
Sesto posto finale. |
1951-52 |
Riposto |
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Chiamato ad prima ad affiancare e poi a sostituire il
tecnico triestino Ricciotti Giorgi, Flumini guida un
manipolo di brillanti calciatori giuliani (Dumani,
Porporati, Carlin, Vitti, Moro) ad una salvezza
tranquilla nel campionato di Promozione. Scende in
campo anche diverse volte, nonostante i 33 anni, e
segna due reti delle quali una di rapina contro
l'Enna. |
1952-53 |
Ibla Paternò |
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Quasi
tutto il Riposto della stagione precedente trasloca
alla corte dell'Ibla Paternò, principale formazione
della città normanna. Il campionato di Prima Divisione
è però rovinato da un increscioso incidente: la maxi
rissa contro la Leonzio che coinvolge diversi
giocatori paternesi e determina l'esclusione dal
campionato e la scomparsa della società. |
1953-54 |
Acireale |
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Aggregato alla rosa a metà stagione, segna 10 reti in
12 incontri disputati. |
1956-1974 |
Giarre |
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Chiamato dal vicepresidente Sorbello, del quale è
collega di lavoro all'ESE (Ente energetico Siciliano,
poi assorbito dall'Enel), ad affiancare il giocatore-allenatore Muscolino, nel corso della stagione 1956-57, Flumini
si rende subito protagonista centrando il primo posto
in campionato senza mai perdere una partita (fatto
storico che vale al Giarre un articolo sulla rivista
"Sport illustrato"). Nel girone finale per l'accesso
alla Promozione, però, arriva il disastro ed i
giallo-blu, classificati ultimi, abbandonano il torneo
prima della fine. La stagione successiva Flumini è
riconfermato dal nuovo patron, il cavaliere
Francica-Nava, ma la squadra non va oltre il terzo
posto. La stagione successiva è lo spareggio di
Acireale contro il Paternò che nega la gioia
dell'accesso alla Promozione, ma un provvidenziale
ripescaggio consente al Giarre di accedere comunque
alla categoria superiore. Per oltre un decennio, salvo
brevi interregni, i giallo-blu vengono
quasi costantemente affidati alle cure di Flumini. Il rapporto pluridecennale si
conclude tragicamente per via di una monetina avversa
che a Caltanissetta decreta la retrocessione del
Giarre in Prima Categoria, dopo un drammatico
spareggio con la Netina.
Tra le altre squadre ha
allenato l'Adrano (60-61), il Canicattini, la Netina, il
Carlentini, il Fiumefreddo. |
Anno |
Società |
Serie |
pres. |
reti |
1936-37 |
MATER Roma |
C |
16 |
5 |
1937-38 |
Lazio |
A |
- |
- |
1937-38 |
MATER Roma |
C |
20 |
4 |
1938-39 |
Lecce |
C |
7 |
7 |
1939-40 |
Venezia |
A |
1 |
0 |
1940-41 |
MATER Roma |
C |
26 |
22 |
1941-42 |
MATER Roma |
C |
16 |
7 |
1942-43 |
MATER Roma |
B |
13 |
5 |
|
|
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1945-46 |
Foligno |
C |
|
|
1946-47 |
Siracusa |
B |
29 |
15 |
1947-48 |
Palermo |
B |
32 |
10 |
1948-49 |
Salernitana |
B |
26 |
18 |
1949-50 |
Salernitana |
B |
20 |
7 |
1950-51 |
Cosenza |
C |
19 |
(?) |
1951-52 |
Riposto |
P |
15 |
2 |
1952-53 |
Ibla Paternò |
1a Div |
|
|
1953-54 |
Acireale |
P |
12 |
10 |
|
|
|
|
|
1959-60 |
Giarre |
P |
5 |
1 |
|
|
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Carriera da
allenatore |
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Anno |
Società |
Serie |
pos. |
|
1951-52 |
Riposto |
P |
13 |
subentrato |
1952-53 |
Ibla Paternò |
1a Div |
|
|
|
|
|
|
|
1954-55 |
Savoia Catania |
|
|
|
1956-57 |
Grifone Catania |
1a Div |
6 |
solo il girone |
1956-57 |
Giarre |
1a Div |
6 |
subentrato nel
girone finale |
1957-58 |
Giarre |
1a Div |
3 |
|
1958-59 |
Giarre |
1a Div |
1 |
|
1959-60 |
Giarre |
1a Div |
8 |
|
1960-61 |
Adranita |
1a Div |
|
dimesso nel gennaio
1961 |
1961-62 |
Giarre |
P |
6 |
|
1962-63 |
Giarre |
P |
9 |
|
1963-64 |
Giarre |
P |
9 |
|
1964-65 |
Giarre |
P |
6 |
subentrato |
1965-66 |
Giarre |
P |
7 |
subentrato |
1966-67 |
Netina |
P |
|
dimesso nel marzo
1967 |
1967-68 |
Fiumefreddo |
P |
6 |
|
1968-69 |
Fiumefeddo |
P |
|
dimesso |
|
Giarre |
P |
5 |
subentrato |
1969-70 |
Carlentini |
P |
9 |
subentrato nel
novembre 1969 |
1970-71 |
Giarre |
P |
11 |
subentrato |
1971-72 |
Canicattini |
P |
14 |
|
1972-73 |
|
|
|
|
1973-74 |
Giarre |
P |
14 |
|
|
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1978-79 |
Catania Primavera |
|
|
subentrato nel
novembre 1978 |
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Dai giornali |
"Bel
dribbling, stretto ed ubriacante, scatto e velocità
prolungata, botta in corsa, fiuto della rete, uno
spettacolo. L'azione di bravura più ripetuta
(dribbling, scatto, corsa, tiro e palla fra palo e il
portiere) è tra le cose più belle che si siano mai
viste al Vittorio Emanuele"
Nuccio Spada (Siracusa)
Palermo-Terni 8-0: "Al 30° del primo tempo, il
portiere Valsecchi rinvia la palla, Flumini
all'improvviso volava come un daino, poi rallentava,
dava ad intendere che avrebbe passato ed, invece, tac,
un tiro sornione beffardo, traditore. Goal in due
battute, portiere ed attaccante, non ne avevo mai
visto. L'autore è Flumini, uno dei suoi gol che
lasciano di stucco portiere, avversari e compagni"
Angelo Bonanno (Palermo)
"A
Giarre l'uomo che ha salvato la baracca è stato
Flumini"
La
Sicilia 25/05/1971
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