In oltre sei
anni di imbattibilità interna il Giarre calcio ha costruito la sua
leggenda, tanto da meritarsi, una domenica di novembre del 1988, una
citazione speciale nel corso della trasmissione della Rai "90°
minuto". Quel giorno, era il 20-XI, Vitali e Campilongo posero fine
ad un ciclo iniziato nel maggio del 1982, dopo la sconfitta
casalinga con l'Avola, e durato 100 incontri esatti. Il fatto più
stupefacente, al di là di ogni possibile statistica, è stato il
protrarsi della inviolabilità del Comunale in ognuna delle categorie
attraversate del Giarre nella sua inarrestabile ascesa dalla Prima
Categoria alla C1.
La striscia
inizia nella stagione 1981-82. I gialloblu subiscono la quinta
sconfitta casalinga della stagione contro l'Avola alla 29a giornata:
nell'ultimo turno un'ormai retrocesso Giarre si impone, con un
perentorio 4-2, ai danni del Megara.
La stagione
successiva, 1982-83, inizia la leggenda. In Prima categoria, la
formazione di Russo non ha, come da pronostico, rivali e sbaraglia
la concorrenza. Dodici vittorie e 3 pareggi rappresentano il bottino
di una stagione esaltante.
L'anno
successivo, la musica non cambia: 11 successi e 4 pareggi casalinghi
permettono di conquistare il CID. Nel 1984, il Giarre entra
nell'elite del calcio siciliano, giunge 4°, ma in casa non perde
colpi: 11 vittorie e 4 pareggi, come la stagione precedente, ma le
reti subite calano drasticamente dimezzandosi. Nel 1985 e negli anni
seguenti, le reti subite in casa si riducono ancora: 4 per una media
record nell'87 ed 88 di 0.235, una ogni 4.25 partite. La compattezza
del pacchetto arretrato frutta 12 vittorie nell'87 e addirittura 16
nel 1988, anno della promozione in C1.
In otto anni il
Giarre mette a segno circa 2 reti a partita (1.98), contro una media
passiva di 0.4: che equivale ad una rete subita ogni 2 partite e
mezza!
80 successi e
20 pareggi con una media vittorie dell'80%, con un picco del 94%
nell'anno della promozione in C1.