La
Sicilia 18-06-1972
A chiusura
del campionato di Promozione, il Giarre, come avvenne anche
nello scorso campionato è riuscito a salvarsi nelle ultime
giornate del torneo. Ormai gli sportivi giarresi,
probabilmente molti dei quali saranno già divenuti
cardiopatici, ogni anno nel girone d'andata sono abituati a
vedere la loro squadra negli ultimi posti della classifica o
addirittura come fanalino di coda, mentre nel girone di
ritorno con alterne vicende si verifica la rimonta, che
puntualmente porta la squadra alla salvezza nelle ultime
giornate del campionato, evitando così l'onta della
retrocessione.
Quindi
anche se da un determinato punto di vista si può esser
contenti per avere evitato la retrocessione, dall'altra
parte ci è doveroso sin da ora pressare i dirigenti del
sodalizio sportivo della nostra città affinché in tempo
utile si pensi al futuro. Lo stesso discorso ricordiamo di
aver fatto lo scorso anno ed il presidente prof. Nino Sgroi
anche allora ci parlò di rinforzi e di squadra da prime
posizioni in classifica. Poi la solita storia degli
allenatori o pseudo tali, i quali si sono alternati alla
guida tecnica del Giarre (quest'anno ci sembra che siano
stati soltanto tre!) e così la compagine locale nelle prime
giornate del campionato ha fatto figuracce a tutti ben note
e che per amor di patria evitiamo di ricordare oggi nei
particolari. Nel girone di ritorno andò via la maggior parte
dei giocatori componenti la rosa dei titolari. Furono, così,
promossi in prima squadra numerosi ragazzini del vivaio
locale, ragazzini che si sono poi distinti riscuotendo
ovunque elogi e riuscendo, questo è quel che conta, a
portare in salvo il Giarre.
Indubbiamente Sgroi che si trova nel "giro" del calcio da
non più di un paio di anni, dopo i grossolano errori
commessi all'inizio della sua gestione (errori dovuti, sia
ben chiaro, ad inesperienza di cose di calcio), ha avuto il
merito di aver mandato a casa tutti quei "santoni" della
prima squadra, che solo per "fumo" potevano benissimo
partecipare ad un eventuale concorso per "aiuto
padre-eterno". Comunque sia, il Giarre si è salvato e di ciò
va dato merito al bravo Matteo Simeon, all'altro "anziano"
li Pira e poi a tutti quei giovanissimi venuti alla ribalta
della prima squadra e che battendosi cin molta e non comune
volontà sono riusciti a fare il "miracolo" della salvezza.
Oltre la
salvezza sono venuti fuori pure alcuni nomi nuovi, nomi di
giovanissimi che certamente continueranno nella loro
carriere di calciatori; si tratta dei vari Palazzolo,
Rapisarda, Leonardi, Emanuele, Contarino, Mangiagli II,
Sorbello ecc. Quindi se può sembrare prematuro, crediamo
invece che sia già il momento di pensare al futuro della
squadra. É necessario pure che Sgroi ed i suoi collaboratori
si mettano subito a lavoro per dare alla squadra locale
un'ottima intelaiatura e che incomincino sin d'ora a cercare
nel mercato qualche necessario rinforzo. É necessario pure
che sin da ora si stabilisca il periodo di preparazione
pre-campionato in modo che i giocatori possano arrivare
all'inizio del torneo ben rodati e con una squadra
amalgamata e non con la solita frotta di undici giocatori
allo sbaraglio che giunti in campo pensano solo a dare
pedate al pallone senza costruire la benché minima azione di
gioco. Sono queste, a nostro avviso, le cose necessarie a
cui bisogna provvedere al più presto possibile e siamo certi
che Sgroi, il quale col passare del tempo acquista sempre
più esperienza, non tarderà a fare vedere qualcosa di
positivo. Vedremo.
Pietro
Barbagallo Coco