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1966-67

Campionato di Promozione Regionale (gir. B) 1966-67

Posizione finale: 10/16

Punti: 27

 

Partite vinte: 8

 

Partite pareggiate: 11

 

Partite perse: 11

 

Reti fatte: 25

Reti subite: 38

 
   
   
   

Un derby Aurora-Giarre (foto La Sicilia)

Le speranze dei dirigenti giallo-blu? Un onorevole campionato, come nelle tradizioni del Giarre

Pietro Barbagallo Coco, La Sicilia

Lo sfortunato Milazzo ha perduto contro un Giarre che, a giudizio unanime, ha disputato la miglior partita del campionato. Contro il Giarre di oggi, però, poche squadre avrebbero resistito ed è toccato proprio al Milazzo soccombere. I ragazzi di Trimboli alla fine della gara hanno recriminato per la mancata concessione di un gol messo a segno da Saccà al primo minuto di gara ed annullato per fuori gioco di Ossian. Gli atleti ospiti, inoltre, hanno sostenuto che in occasione della seconda rete del Giarre, la palla, dopo essere sbattuta sulla traversa, è ritornata in campo senza varcare la linea bianca. Ma, ad ogni modo, come lo stesso allenatore Trimboli ha detto alla fine, oggi il Milazzo era irriconoscibile di fronte ad un Giarre davvero portentoso che, fra l'altro, ha colpito per ben tre volte la traversa con De Domenico, Leonardi e Sgarzi.

Gazzetta del Sud

Presidente: Rosario Sorbello
Allenatore: Vincenzo Di Giulio (1-9), Fiorenzo Bonasera (10-30)

Tra parentesi (presenze, reti)
Portieri: Musumeci (26,-), Di Bella (4,-)

Difensori: Patanè (14,1), Massimino (3,-), Greco (25,1), Gualtieri (26,), Mollica (11,-), Bonasera (28,7), Cancelliere (3,-), Zappulla (1,-), Vasta I (1,-), Vasta II (1,-)

Mediani: Coppola (1,-), Zummo (20,-), D'Arrigo (1,-), Zanellati (22,-), Sgarzi (19,2), Molino (20,1), Russo (29,-), Scalia (13,1), Pelleriti (1,-), La Piana (1,-)

Avanti: De Domenico (20,6), Tomarchio (8,1), Leonardi (28,3), Grasso (2,-), Fragale (2,-)

1

Palazzolo-Giarre 2-0 0-1

2

Pollo d'oro-Giarre 0-0 1-2

3

Giarre-Megara Augusta 2-0 0-1

4

Giarre-Rosolini 1-1 0-0

5

Milazzo-Giarre 4-0 0-2

6

Provinciale ME-Giarre 0-0 0-1

7

Giarre-Fiumefreddo 1-0 3-5

8

Giarre-Olimpic Acireale 1-1 1-3

9

Floridia-Giarre 1-0 1-2

10

Giarre-Caltagirone 1-2 1-2

11

Leonzio-Giarre 1-1 0-0

12

Giarre-Netina 0-0 1-2

13

Aurora Calatabiano-Giarre 0-2 2-1

14

Giarre-Lipari 0-0 1-9

15

Nuova Igea-Giarre 0-0 0-0

Squadra Punti
Floridia 45 Promosso in Interregionale
Leonzio 39
Netina 39
Nuova Igea 35 Ripescato in Interregionale
Lipari 37
Olimpic Acireale 36
Caltagirone 33
Provinciale 32
Aurora Calatabiano 31
Megara Augusta 27
Giarre 27
Palazzolo 24
Fiumefreddo 24
Rosolini 22
Milazzo 18 Retrocesso in Prima Categoria, poi ripescato
Pollo d'oro Catania 10 Retrocesso in Prima Categoria

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 
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La stagione si apre con largo anticipo, quando, il 26 giugno 1966, il presidente Rosario Sorbello annuncia di voler, per protesta, rassegnare le dimissioni assieme a tutto il consiglio direttivo. Il motivo? La non corresponsione dei contributi comunali promessi, la mancanza di fondi per la gestione ordinaria (più volte è stato costretto ad impiegare denaro proprio), ma soprattutto l'assenza di un campo da gioco. Per tutta la stagione precedente il Giarre ha dovuto giocare al Corvaja di Riposto e, da ben tre anni, il Comunale funziona a singhiozzo ed il Giarre è costretto ad un'amara peregrinatio per tutti i campi della provincia. La diatriba è, in verità, tutta politica con il duro confronto tra Sorbello (consigliere democristiano al Comune) ed il sindaco DC Giuseppe Russo il quale, vista anche l'imminenza delle elezioni, si prodiga a profondere promesse di rifacimento del campo e delle sconnesse tribune. La stagione sportiva, invece, inizia con un volto nuovo: l'allenatore pugliese Enzo Di Giulio (ex del Riposto negli anni '50 e già trainer di Martina Franca, Paola, Silana, Nicosia, Leonzio, Avola, Lipari). Ceduti Drago e Mazzone alla Netina di Flumini, il Giarre si rifà il trucco con Coppola (dal Catania), Cancellieri, Zummo e Gualtieri (dal Messina), ma soprattutto con il veneto Zanellati ed il bolognese Sgarzi. Vanno via D'Agata, Cacciola e Maiorana che passano al Fiumefreddo. Le tegole, però, cominciano presto a cadere sulla testa del nuovo trainer: al disastroso esordio di Palazzolo (rimasto in 9, il Giarre si vede anche annullare una rete) ed alla lunga indisponibilità del centravanti La Porta, si aggiunge anche l'assenza del campo di casa. Il Comunale, omologato solo nella tarda mattinata della domenica in cui si disputa il 3°turno (c'è una nuova tribuna da 1200 posti che ancora manca delle rifiniture, il terreno è da livellare e mancano le attrezzature per gli spogliatoi), dura poco e presto il Giarre è costretto a tornare al Corvaja, mentre il terreno di via Luigi Orlando sarà consegnato solo nel 1967. Dopo la sconfitta di Floridia (9° turno), Di Giulio abbandona la squadra e la società, come leggiamo sulle colonne della Gazzetta del Sud "in seduta straordinaria ha deliberato di affidare provvisoriamente la squadra al capitano Bonasera". Mossa che, invero, si rivelerà tutt'altro che provvisoria perché il capitano guiderà i suoi ragazzi sino alla conclusione del torneo. Nonostante gli intoppi, il Giarre disputa un tranquillo campionato di centro classifica, non lotta mai per la promozione, ma non è coinvolto nei bassifondi della graduatoria. Raccolti 5 punti nelle prime 6 gare, il Giarre vince il derby con la matricola Fiumefreddo, ma una striscia di cinque partite senza successi (8°-12°turno) lo risucchia nella bagarre. La netta vittoria di Calatabiano innesca una rimonta di 8 gare utili intervallate dalla sconfitta di Augusta. Raggiunta una posizione tranquilla, nel finale il Giarre scivola un po'  centrando due punti in sei partite. Tra queste l'incredibile batosta di Lipari: il Giarre, presentatosi nell'arcipelago eoliano con una formazione largamente rimaneggiata viene travolto per 9-1. Tra le note positive della stagione vi è il successo sul Floridia. I siracusani, soprannominati dalla stampa "i milionari", che hanno costruito una squadra da vertice, ancora affidata all'uruguaiano Chico Cacciavillani, subiscono a Giarre la prima delle due sole sconfitte del campionato.

 
 
 
 
 

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