1860:
Il Decurionato di Giarre respinge la richiesta del borgo
di Sant’Alfio per l’istituzione di un secondo medico
comunale da destinare a quella frazione: il Municipio,
infatti, sostiene che l’unico medico di Giarre, munito
di carrozza, avrebbe potuto raggiungere ogni borgo del
territorio comunale.
♦
Sbarcato l’11 maggio Garibaldi a Marsala, il 27 dello
stesso mese divampa a Giarre la rivolta e “spezzati i
ceppi del governo borbonico, [la città] irrompeva
a libertà” (cronaca municipale). Vinte le deboli
resistenze borboniche, il Municipio viene retto da un
comitato di Sicurezza Interna sino al 29 giungo, quando
un provvedimento del governatore garibaldino del
distretto di Acireale ricostituisce l’amministrazione
nella stessa composizione del 1849.
♦
Anche a Riposto si costituisce il Comitato
Rivoluzionario di estrazione mazziniana: esponenti
principali sono Salvatore Fiamingo, che l’8 giugno viene
nominato sindaco, e Salvatore Tomarchio.
♦
Il 24 luglio i beni della Contea vengono affrancati e
gli enfiteuti acquisiscono il pieno diritto sui terreni:
il nuovo stato sabaudo non tarderà, però, a richiedere i
canoni arretrati dovuti alla corte borbonica. Dal
decreto per l'amministrazione della Contea di Mascali
leggiamo: "Il prodittatore, in virtù dell'autorità a
lui delegata, decreta” che ”l'amministrazione
della Contea di Mascali dipenderà come ogni altra
proprietà dello Stato dalla Direzione generale dei Rami
e Diritti diversi"; viene nominato amministratore
Antonio Vecchio Majorana, "che vi fu proposto nel
1848, con lo stesso assegnamento di ducati 80 al mese,
che allora gli fu costituito".
♦
La città fornisce all’esercito garibaldino un contributo
di guerra di 13 cavalli, 4 muli e 1020 canne di tela per
fabbricare le camicie rosse.
♦
In agosto il luogotenente di Garibaldi, Nino Bixio sosta
per due giorni a Giarre.
♦
Il 22 agosto, con la spedizione detta di "Gazzi e
Contesse", cinque imbarcazioni ripostesi trasbordano in
Calabria parte delle truppe del generale garibaldino
Sirtori, sfuggendo alla flotta borbonica che staziona
nello stretto.
♦
Il 7 settembre il generale Garibaldi entra a Napoli: a
Giarre, bardata di bandiere e coccarde tricolori,
vengono decretati tre giorni di festeggiamenti e
l’illuminazione straordinaria degli edifici pubblici,
nonostante la rivoluzione abbia svuotato le casse
comunali a causa degli ingenti contributi di guerra e
perché il Municipio è stato costretto a spendere oltre
2.000 onze per alloggiare e rifornire una colonna di
6.000 soldati.
♦
Il plebiscito del 21 ottobre registra a Giarre 3.515
votanti, "tutti pel sì", la stessa scelta
compiono tutti i 1067 ripostesi ed i 615 mascalesi.
♦
SI registra una epidemia di colera.
1861:
Nel primo censimento del Regno d'Italia, Giarre conta
13.265 abitanti, Riposto 6.531 e Mascali 3.168.
♦
Il primo deputato al parlamento di Torino è il giarrese
Alessandro Grassi: viene eletto il 27 gennaio con 801
preferenze contro le 268 di Benedetto Majorana Fiamingo,
comunque eletto in altro collegio e le 224 di Michele
Bertolami; due i voti nulli, 29 quelli dispersi.
L'elezione viene però contestata in sede di convalida
alla Camera in quanto il neo-eletto presenta una causa
di ineleggibilità. Alcuni deputati, infatti, scoprono
che, in un foglio statistico distribuito in assemblea,
Grassi viene qualificato come “delegato di governo”,
carica incompatibile con quella di deputato. Tuttavia,
da una successiva verifica si appura che la nomina,
avvenuta ad insaputa dello stesso Grassi che l’aveva
rifiutata per tre volte, è avvenuta con decreto del 15
febbraio 1861, cioè successivamente alla data delle
elezioni.
♦
Il quotidiano torinese l’Opinione dà l’annuncio della
morte del poeta Giuseppe Macherione, morto il 23 maggio:
“Ier mattina alle 6 a.m. è morto a ventun anno il
siciliano Giuseppe Macherione, qui venuto sin dalla
apertura delle Camere per partecipare più da vicino alla
vita nazionale. L’anima fervida e schietta e il nobile
ingegno rivelò sin dall’età di quindici anni in un
volumetto di Liriche che fu poi seguito da un’elegia in
morte della madre. Non perdonò a fatiche e a pericoli
sotto la tirannide dei Borboni e fu tra i primi a
spiegare il vessillo tricolore nella sua terra natale.
Dopo l’insurrezione siciliana dello scorso anno, diè
prove anche più nobili di patriottismo, combattendo
maturo di mente in sì verdi anni, l’esorbitanza e le
ipocrisie delle fazioni: sono notevoli per criterio
politico i suoi opuscoli Italia e Roma e gli articoli
pubblicati nel giornale di Catania Unità e Indipendenza
e nel Sud di Palermo”.
♦
il 2 aprile il consiglio municipale di Giarre chiede che
il comune sia elevato a capo circondario dei mandamenti
che compongono il collegio elettorale di Giarre e di
Riposto e che si istituisca un ufficio di dogana di
prima classe.
♦
Il 6 giugno il Consiglio comunale invia una petizione
alla Camera per “dimostrare la convenienza che quel
Comune, capoluogo di mandamento, venga dotato di un
tribunale di prima istanza”.
♦
Il nuovo Municipio sarà costituito attraverso la legge
elettorale piemontese, applicata anche alle Regioni
annesse al regno sabaudo: 30 consiglieri eletti dai
cittadini ammessi al voto in base al censo, un sindaco
di nomina governativa, un aggiunto per la gestione della
vita amministrativa nei quartieri e due assessori.
♦
Nella configurazione amministrativa del nuovo Regno
d'Italia, il Comune di Giarre viene assegnato al IV
circondario di Acireale, dove viene istituita la
sottoprefettura. Giarre è uno dei comuni più popolosi
della provincia di Catania, dopo il capoluogo, Acireale
e Caltagirone, alla pari di Paternò ed Adernò che sono
elevati a capo-circondario e persino più grande di
Piazza e Terranova che, in provincia di Caltanissetta,
sono sede di sottoprefettura. Con tali motivazioni, il 2
aprile il consiglio comunale di Giarre presenta una
petizione alla Camera dei deputati del nuovo Regno: si
chiede che Giarre venga elevato a circondario separato
da quello di Acireale e promosso a capoluogo dei
mandamenti che compongono il collegio elettorale; si
chiede, inoltre, che l'ufficio di dogana di Riposto sia
elevato alla prima classe.
♦
In giugno, alla presenza di tutte le autorità civili e
militari, si tiene al Duomo una messa in suffragio per
la morte del primo ministro Camillo Benso conte di
Cavour.
♦
Viene fondato il collegio Callipoli: nel corso degli
anni diverrà il più grande della città, con oltre 200
convittori, e vi si insegneranno anche le prime
discipline sportive.
♦
Sollecitato da una interpellanza del deputato Benedetto
Majorana Fiamingo, che chiede la costruzione di un
approdo marittimo a Riposto, il ministro dei lavori
pubblici, Agostino Depretis, risponde che “Giarre e
Riposto [sono] località importantissime. Io
conosco tutta l’importanza di quelle località, il loro
florido commercio, la ricchezza de’ loro prodotti e
soprattutto la loro marina sempre più prospera; (…) mi
darò tutta la premura per istudiare se sia possibile
conciliare gli interessi per modo che ci sia un approdo
in quelle interessanti località”.
1862:
Il 15 luglio si costituisce a Giarre il Gabinetto di
Scienze e Lettere con lo scopo di "concorrere con
sudati sforzi al grande risorgimento nazionale, morale e
scientifico". Il suo motto è "Fluctuat nec
mergitur".
♦
Apre a Macchia un scuola primaria femminile:
l’istituzione viene avviata grazie ad una importante
donazione dell’arciprete Fiamingo. Sono attive a Giarre
cinque scuole elementari, di cui due femminili, e tre
scuole tecniche.
♦
A Riposto entra in funzione una Officina postale per la
spedizione della corrispondenza.
1863:
Sebastiano Fichera è il nuovo sindaco di Giarre.
♦
Si registrano forti contrasti tra il Comune e i padri
della chiesa di San Filippo Neri che, a dire del
Municipio, si sottraggono alla visita di sorveglianza
della loro scuola: il consiglio comunale si divide in
due fazioni; prevarrà la componente laica.
♦
Il 16 luglio il comune di Giarre invia alla Camera dei
Deputati “vivissime istanze perché si mantenga il
primitivo tracciato della ferrovia da Messina a Catania
per Calatabiano e Giarre a preferenza di quello che
costeggerebbe il mare”; chiede inoltre l’esonero del
pagamento di Lire 2.189,89 “sopra tubi immessi a
dazio sospeso nella dogana di Catania destinati a
condotta di acqua potabile”.
♦
Il Municipio acquista alcuni terreni confinanti con la
chiesa di S.Isidoro allo scopo di allargare la piazza
sita accanto al tempio.
♦
Prima dell’approvazione del progetto per la costruzione
della ferrovia tra Catania e Messina, il Comune rivolge
un accorato appello al Governo affinchè faccia passare i
binari da Giarre, evitando di dare esecuzione al
progetto che prevede che la linea ferrata costeggi il
litorale, perché “la ferrovia, costruita sul labbro
del mare, niun favore può arrecare alle popolazioni
internate”.
♦
Una enciclopedia geografica elenca tutti i servizi
pubblici presenti a Giarre: “La sua guardia nazionale
consta di otto compagnie con 970 militi attivi e 87 di
riserva: totale 1.057 militi. La mobilizzabile è di 75
militi. Ha un ufficio postale proprio, pretura di
mandamento, dipendente dal tribunale civile e
correzionale di Catania, ufficio del registro e
ricevitoria del demanio, agenzia delle tasse dirette.
Nella circoscrizione elettorale dà il nome al 127°
collegio, che conta 1.020 elettori, e dividesi nelle
sezioni elettorali di Giarre I e II sezione, Castiglione
di Sicilia, Randazzo, Linguaglossa, Piedimonte Etneo,
Calatabiano, Fiumefreddo, Mascali e Riposto. Per dazio
di consumo è comune di quarta classe. Il suo territorio
abbonda di vini che sono tra i migliori di Sicilia. Il
capoluogo è una città lontana poco più di un chilometro
dall’Ionio, sul litorale di Catania, a 15 chilometri da
Acireale. Possiede un orfanotrofio femminile istituito
nel 1850 ed un ospedale detto di San Pietro, fondato
nell’anno 1822 ed avente un reddito annuo di L.2.200
circa. Vi si celebra la fiera nella terza domenica di
maggio. Giarre è luogo di moderna fondazione, che deve
al commercio la sua esistenza, la sua vita, il continuo
suo ingrandirsi. La sua marina è nel vicino borgo di
Riposto”.
♦
Una epidemia di colera causa alcune vittime.
1864:
Il principe ereditario Umberto I di Savoia visita la
città alloggiando nella dimora del deputato Alessandro
Grassi sita in via Callipoli. Sulla facciata del
palazzo, nel 1901, verrà posta una lapide commemorativa
dell'avvenimento.
♦
Viene soppressa l'Azienda speciale per la riscossione
delle rendite dei beni della Contea di Mascali istituita
a Giarre con decreto del prodittatore di Sicilia il
24.07.1860.
♦
Il Comune di Giarre delibera la costruzione di una
chiesa nel borgo di Altarello; posta la prima pietra
soltanto nel 1882, sarà aperta al culto nel 1889.
♦
Viene accolto il ricorso presentato dal Comune di Giarre
al Consiglio di Stato contro la Deputazione provinciale
avverso l’obbligo imposto da quest’ultima circa il
versamento della congrua ai cappellani sacramentali
operanti nel territorio municipale. Nel 1860, infatti,
il Municipio aveva sospeso la corresponsione poiché i
cappellani erano stati illegittimamente nominati dal
solo parroco (l’arciprete Fiamingo) che, peraltro, si
ostinava a non risiedere nel comune. Dopo l’intervento
della Prefettura, nel 1863 l’Arcipretura aveva concesso
il diritto di nomina dei cappellani, senza che però il
comune provvedesse al saldo degli arretrati delle
congrue. Il Municipio, ancorché la Prefettura avesse
dichiarato obbligatoria la spesa di 4.706,83 lire, si
era opposto, presentando ricorso.
♦
Il geografo Attilio Zuccagni-Orlandini fa una curiosa
descrizione di Giarre: “Non lungi dalle falde
dell'Etna e dalle rive dell'Ionio, è posto Giarre, i cui
edifizj sono in gran parte costruiti di lava".
1865:
Nella notte tra il 18 ed il 19 luglio, un violento
terremoto distrugge il quartiere di Macchia causando 64
morti e 47 feriti; 80 i morti in tutto il territorio
comunale. Il Bullettino meteorologico del Reale
Osservatorio di Palermo riporta la notizia scrivendo che
"Per forti scosse di terremoto avvenute nella notte
precedente nel comune di Giarre, deploravasi vittime e
gravi danni. Le informazioni posteriormente ricevute non
han che confermata la dolorosa catastrofe. Il luttuoso
avvenimento ebbe luogo precisamente in Macchia, borgata
di Giarre, piccolo comune ai pie’ dell'Etna (...).
Questo quartiere, Fondo Macchia, composto da n° 150
case, distrutto intieramente. Il numero dei morti
tuttora non si sa con precisione, ma più o meno di 60
circa". Il Corriere di Sicilia riferisce che "nel
Fondo Macchia, che è un bosco di ciliegi e noci,
popolato di un gran numero di casette e cascine, non ne
rimane in piedi che una sola". L'evento è seguito da
uno sciame sismico che perdura per diversi giorni senza,
però, causare ulteriori vittime, come testimonia il New
York Times: "A Giarre, in Sicilia, il 19 u.s. a circa
l’1.30 del pomeriggio, ha avuto luogo una scossa di
terremoto dello stesso tipo di quella che ha
recentemente distrutto il villaggio di Fondo Macchia.
(…). Non c’è stata, fortunatamente, alcuna perdita umana
essendo tutti gli abitanti al lavoro nei campi. Prevale
la ferma opinione che un nuovo vulcano si stabilirà
nella regione e, tra la popolazione, si avverte un
allarme generale”. Una sottoscrizione popolare
raccoglierà oltre 20.000 lire in tutta Italia per
prestare i primi soccorsi ai terremotati.
♦
Su iniziativa della nobildonna giarrese Maria Teresa
Mangano, che destina allo scopo tutto il suo patrimonio,
viene avanzata richiesta per la costruzione di un
ospedale per gli ammalati del mandamento ed i viandanti
poveri.
♦
Il Governo regio autorizza il collocamento di una boa di
ancoraggio al largo di Riposto. ♦
La chiesa di Sant’Isidoro, con la spesa di 1.000 onze ed
il contributo del Municipio, fa istallare dalla Regia
Fabbrica nazionale dei fratelli Serrassi di Bergamo un
organo polifonico: il nuovo organista, appositamente
ingaggiato, avrà l’obbligo di suonarlo tutte le
domeniche ed i festivi dalle 11 alle 12.
♦
Si inizia la costruzione di una chiesa nel borgo di
Trepunti, sarà aperta al culto nel 1869.
♦
Il 22 ottobre Luigi Gravina, candidato della Sinistra,
viene eletto, con 451 voti, alla Camera dei Deputati in
rappresentanza del collegio di Giarre; lo sfidante,
Salvatore Fiamingo, ne raccoglie 317.
♦
Viene completata la nuova chiesa di Riposto dedicata a
S.Pietro.
1866:
Michele Mercurio è il ventesimo sindaco di Giarre.
♦
Le suppletive per l'elezione del deputato di Giarre in
sostituzione di Luigi Gravina, che ha optato per il
collegio di Ragalbuto, vedono prevalere Benedetto
Majorana Fiamingo, eletto con 644 voti contro i 191 di
Francesco Vagliasindi.
♦
La legge di soppressione degli ordini e delle
corporazioni religiose comporta anche a Giarre
l'espropriazione di alcuni beni ecclesiastici, quali il
palazzo di Sant'Agostino, già convento degli agostiniani
scalzi, l’oratorio dei padri di S.Filippo Neri, il
convento dei cappuccini di Altarello, quello dei
francescani di Macchia e le due biblioteche dei padri
filippini e degli agostiniani: costituiranno il primo
nucleo della biblioteca comunale. Su pressione della
componente politica liberale, viene soppresso anche lo
storico educandato dei padri filippini. L’edificio del
collegio verrà adibito a sede comunale.
♦
Nello stesso anno, sono attivi a Giarre 4 collegi:
Callipoli, Gioeni, Alighieri ed il femminile Ferrucci.
♦
Il Comune delibera l'elargizione di un contributo di
2.358,75 lire per l'acquisto di un terreno da destinare
alla costruzione dell'ospedale.
♦
La chiesa di S.Matteo di Giarre viene ufficialmente
destinata agli usi cimiteriali, in quanto isolata dal
centro abitato.
♦
Il patronato del Vescovo di Catania passa, su decisone
del giudice di Monarchia, dal Duomo alla chiesa di
S.Maria la Strada a causa dei forti contrasti dei
beneficiali con l'arciprete Fiamingo.
♦
La giunta comunale delibera la stipula di una
convenzione per l'istallazione di una tipografia a
Giarre: le attività di stampa inizieranno solo nel 1874
perché il Municipio non reputa congrue le offerte
pervenute.
♦
In città, nel corso della nuova epidemia di colera, è
giallo sulla morte di un ricco borghese: l’affrettata
sepoltura e il matrimonio della vedova con il segretario
del defunto suscitano il sospetto dell’avvelenamento.
♦
Si costituisce la Società operaia di Giarre: Giuseppe
Garibaldi ne è il presidente onorario.
1867:
Il 3 gennaio viene inaugurato il tronco ferroviario
Giardini Naxos-Catania con contestuale apertura della
stazione di Giarre: migliaia di persone assistono, lungo
la linea ferrata, al tranisto del primo treno.
♦
Il 10 marzo Benedetto Majorana Fiamingo viene
confermato, con 499 voti, alla Camera dei Deputati in
rappresentanza del collegio di Giarre mentre lo sfidante
Filippo Cordova raccoglie 312 preferenze.
♦
Una nuova epidemia di colera miete diverse vittime a
Giarre.
♦
Il Municipio nomina una commissione per il miglioramento
della illuminazione notturna.
1868:
Il nuovo sindaco di Giarre è Alfio Nicotra.
♦
Il 27 novembre muore l'arciprete Fiamingo: si chiude
dopo 40 anni una controversa arcipretura,
contraddistinta da aspre polemiche; il vicario foraneo
Vincenzo Sorbello scriveva, infatti, che Fiamingo "è
un uomo immensamente vendicativo e se dipendesse da lui
non esiterebbe a far volare la testa a chi crede
d'offendere la sua prepotenza", mentre Giuseppe
Musumeci, in una supplica al ministro guardasigilli,
sosteneva che "è prevenuto di troppe ricchezze, ha un
fare troppo imperioso e dispotico. La sua vita la passa
per lo più in campagna e si fa vedere di rado e alla
sfuggita in questa Matrice ove non predica, non
amministra sacramenti, non pensa mai ai moribondi".
♦
A Riposto viene completata la chiesa del Carmine.
♦
Un violento temporale provoca l’allagamento dei
quartieri centrali di Giarre; il teatro lirico viene
chiuso temporaneamente a causa delle infiltrazioni
d’acqua piovana che hanno danneggiato gli affreschi
della volta.
♦
Un privato cittadino, col contributo del Comune, rende
carreggiabile la “via vecchia”, oggi Corso
Sicilia-Matteotti.
♦
Il Consiglio comunale autorizza il Sindaco ad acquistare
la Casa della Contea dalla Società Anonima dei Beni
Demaniali; tuttavia non si procederà alla compravendita
a causa delle ristrettezze finanziarie del Municipio.
♦
Il Comune individua finalmente l’area sulla quale
costruire il cimitero: si tratta di un terreno lungo la
via che conduce al borgo di Peri.
1869:
Nasce a Giarre Carmelo Patanè: sarà nominato Arcivescovo
di Otranto e primate del Salento (1918-1930) e,
successivamente, Arcivescovo di Catania (1930-1952).
♦
Il 18 ottobre un decreto del re Vittorio Emanuele II
autorizza la creazione della parrocchia di Riposto la
cui chiesa di S.Pietro era ancora filiale di S.Isidoro
di Giarre sebbene il Comune avesse ottenuto l'autonomia
già dal 1841.
♦
Nel quartiere di Peri, "mercé le oblazioni dei fedeli",
viene costruita la chiesa del Calvario.
♦
Viene realizzato un tratto di fognatura sotto la via
Archimede: il manto stradale si abbassa di alcuni
centimetri.
1870:
Il nuovo sindaco di Giarre è Pietro Grassi.
♦
La sede del Municipio viene spostata nuovamente nel
vecchio oratorio dei padri filippini: il Comune è
costretto ad abbandonare il palazzo Grasso dopo una
lunga vertenza con il proprietario.
♦
Vengono finalmente ultimati i lavori per il nuovo grande
cimitero di Trepunti e per la stazione ferroviaria di
Giarre-Riposto. Anche a Riposto si completa il cimitero
comunale.
♦
In maggio si tiene a Giarre, come in altre città
italiane, una dimostrazione repubblicana; la notizia è
una “ultim’ora” per il quotidiano La Stampa di Torino
che scrive: “In punto di mettere in macchina,
riceviamo notizie sopra le dimostrazioni accadute in
Giarre la sera del 20 [maggio] spirato. Gran
folla di gente si prese la banda e percorse le vie al
grido: viva Mazzini! Viva la Repubblica!”.
♦
Suscita accese polemiche il dibattito alla Camera dei
Deputati sulle operazioni condotte nel 1867 dalla Questura di
Catania con la collaborazione di S.R., "illetterato
di Giarre" il quale, già condannato a 18 mesi di
reclusione, fornisce il proprio ausilio in una maldestra
azione di contrasto allo spaccio di denaro contraffatto:
al galeotto vengono consegnate "100 lire per
acquistare falsa moneta ove gli venga offerta", ma
l'operazione si conclude alla locanda dell'Indirizzo di
Catania con l'irruzione della polizia mentre il denaro
viene gettato dalla finestra dai malviventi in fuga.
♦
Le elezioni generali per il rinnovo della Camera dei
Deputati, che si tengono il 20 novembre, vedono
prevalere Vincenzo Cordova Savini il quale, con 487
voti, supera Francesco Vagliasindi (294). Il nuovo
deputato appartiene alla sinistra costituzionale ed è
già stato aggregato alle forze di Garibaldi con il grado
di maggiore, successivamente ha ricoperto la carica di
consigliere di Prefettura a Catania e di sottoprefetto
di Acireale. Tuttavia alla Camera, in sede di convalida
dell’elezione, emerge che nei verbali delle sezioni
elettorali sono presenti diverse contestazioni relative
alle operazioni elettorali ed alla sussistenza di cause
di ineleggibilità dello stesso, in quanto non era giunta
entro le ventiquattro ore normativamente previste
l’accettazione, da parte del Ministero dell’Interno,
delle dimissioni da sottoprefetto. Le denunce di brogli
(sostituzione di schede, presenza di non elettori nel
seggio, mancata sorveglianza delle operazioni di voto)
vengono subito archiviate in quanto prive di elementi di
riscontro, mentre per la causa di ineleggibilità del
deputato viene verificato che il telegramma era
effettivamente giunto in tempo utile.
♦
In città sono attivi 191 fanali ad olio di cui ben 90 in
via Callipoli, 45 in via Archimede, altri 31 nel centro
e 25 nelle frazioni. Dopo vivaci polemiche,
l’illuminazione in via Callipoli verrà dimezzata perché
ritenuta eccessiva.
1871:
Sciolto il Comune di Giarre, Antonino Fassari viene
nominato delegato straordinario. Durante la sua reggenza
iniziano i lavori per la realizzazione del
prolungamento, oltre la chiesa del Duomo, della via
Archimede; sul tracciato della nuova arteria viene
progettata la costruzione del nuovo Municipio della
città: l’opera non sarà realizzata, ma, al suo posto,
verrà ricavato un piccolo giardino pubblico dedicato al
generale Garibaldi.
♦
Iniziano anche i lavori di basolatura di un largo tratto
della via Callipoli; si protrarranno per diversi anni a
causa di una controversia con la ditta esecutrice dei
lavori.
♦
Il Municipio, intanto, espropria sei edifici in via
Sipione con l’obbiettivo di abbatterli per allargare la
piazza del Duomo, ma la Prefettura di Catania blocca la
procedura per irregolarità formali.
♦
La popolazione della ex Contea ammonta a 26.596 abitanti
così suddivisi: 13.490 a Giarre, 8.396 a Riposto e 4.710
a Mascali.
♦
Gli eredi di Carlo di Borbone, principe di Capua,
muovono una lite al Tribunale civile di Firenze contro
il Demanio del Regno d'Italia per rivendicare la
proprietà della Contea di Mascali quale bene personale
perché ceduta, nel 1815, dal parlamento siciliano al re
Ferdinando I e, successivamente, costituita in
maiorascato a Carlo di Borbone; il Consiglio di Stato
stabilisce che i decreti emanati il 17 maggio del 1860
dal prodittatore di Sicilia, il generale Garibaldi, che
avevano sottratto la Contea ai sovrani borbonici, erano
dei provvedimenti di guerra o di alta politica, aventi
lo scopo di privare il nemico dei mezzi di sussistenza e
offrire al Regno d'Italia ed ai privati una riparazione
per i danni subiti dal malgoverno borbonico.
♦
Il 20 giugno la prestigiosa rivista britannica Nature
dedica un lungo articolo al Castagno dei Cento Cavalli,
sito nella frazione di S.Alfio.
♦
Dopo tre anni di sede vacante, viene nominato il nuovo
arciprete di Giarre: si tratta di don Salvatore Grasso
Sciacca.
♦
I padri camilliani aprono a Giarre un loro convento.
♦
A Macchia, l’ultima domenica di agosto, inizia a tenersi
una fiera dei bovini.
♦
Il Comune di Giarre approva un regolamento per il
commercio della neve in concessione ad un appaltatore
che deve garantire la presenza di sei punti vendita, dei
quali tre in città e gli altri nelle frazioni, aperti
fino alle ore 23 per coprire eventuali emergenze
sanitarie in quanto la neve fresca veniva utilizzata per
bloccare gli eccessi febbrili.
1872:
Il liberale Alessandro Grassi, già deputato nazionale,
viene eletto sindaco di Giarre, rimarrà in carica sino
al 1879 raggiungendo per la prima volta il pareggio del
bilancio municipale.
♦
A Riposto viene redatto un Piano regolatore
d'ampliamento. Il progetto prevede la costruzione del
Municipio, della Scuola, di un Mercato coperto, di un
Teatro. La città si sviluppa su una base quadrata,
costituita da un intreccio di rette e traverse.
♦ A
Giarre viene, invece, sistemata la via Etnea, oggi via
Pirandello: il posizionamento di una pavimentazione in
pietra lavica e il completamento della condotta fognaria
impediranno gli allagamenti che, per le forti piogge, si
verificavano nella zona durante il periodo invernale.
Con blocchi di pietra lavica estratti dallo sbancamento
di una pirrera sita dove sorge l’attuale piazza Duomo,
viene risistemata anche parte della via Callipoli.
♦
La Casa della Contea è pericolante: la Società Anonima
dei Beni Demaniali stabilisce di non procedere ad
ulteriori ristrutturazioni dell’immobile.
♦
Nell’approdo di Riposto, nel corso dell’anno sono
approdate e partite 1.478 imbarcazioni con un
tonnellaggio complessivo di 55.208 tonnellate.
1873:
Si pubblica il "Bollettino Meteorologico di Riposto";
cesserà l’attività solo nel 1928. La novella "Tigre
Reale" di Giovanni Verga, pubblicata nel corso
dell’anno, si conclude con l'arrivo dei protagonisti
alla stazione ferroviaria di Giarre.
♦
Il Comune di Giarre istituisce un servizio sanitario
affidato a quattro medici.
♦
Vengono acquistati due orologi da collocare sulle torri
campanarie del Duomo.
♦
Il mercato domenicale che da tempo immemorabile si
teneva in Piano Archimede, oggi Arcoleo, viene spostato
al Piano dell’Angelo – così denominato per la
tradizionale calata dell’Angelo durante la processione
di S.Sebastiano - perché “in onta alla sorveglianza
che si usa per mantenerla pulita, pure si sente del
puzzo muscante”.