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Dopo l'insuccesso dell'anno precedente, giunto per mano di una coriacea
Sancataldese, il Giarre Calcio riprova l'assalto alla categoria superiore
affidando al taorminese Maurizio Mazza, che la stagione precedente ha
guidato con successo la Nissa, un 11 mix di esperienza e talento.
Ad arricchire la rosa vengono chiamati il baffuto portiere Moro, un passato
da professionista anche nell'Akragas, il bomber Di Stefano, capocannoniere
del precedente torneo con le sue 28 reti messe a segno nel Caltagirone, ed
il centrocampista Scaletta. Sfuma l'acquisto della giovane punta liparese
Cristian Riganò, autentica sorpresa del campionato 95-95, che preferisce
accasarsi nelle serie superiori.
Il 4-4-2, modulo prediletto dal Mister Mazza, prevede Moro in porta, che
certe domeniche da l'impressione dell'imbattibilità, una granitica difesa
composta dall'esperto capitano Armando Biviano, Platania, Carta e Grasso. A
centrocampo si alternano Privitera, Galvagna, Russo, Scaletta, Perrone e
Viscuso. Di Gregorio è il fantasista con licenza del gol, ed in avanti è
schierato il bomber Di Stefano, convincente solo a tratti, con i sostituti
Torre, Torrisi ed il giovane Mavilia che esordisce col botto.
La squadra, inutile a dirlo, è costruita per la vittoria. L'esordio è,
tuttavia, amaro: sconfitta a Caltanisetta con la Pro Nissa. Ma la squadra
dimostra subito di che pasta è fatta conquistando 4 vittorie consecutive
alle quali si aggiungono 2 pareggi (uno con il Viagrande, rivelazione del
campionato) e altre 2 vittorie. Alla decima giornata, il Giarre esce
sconfitto dal big Match con il Vittoria, e i biancorossi ragusani tentano la
prima vera fuga del torneo.
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Pgc Sig. R.P. |
Dopo altri 8 risultati utili consecutivi, un pareggio e sette vittorie tra
cui quella roboante con la Peloro nell'ultimo turno di andata che sembra
tagliare fuori dai giochi i messinesi distaccati di 11 lunghezze, arriva la
sconfitta di Comiso. Il 2-0 subito impone una riflessione. I giallo-blu,
riorganizzate le idee non sbagliano più un colpo ed indovinano una striscia
di 8 risultati utili consecutivi. Alla ventisettesima si gioca il ritorno
con il lanciato Vittoria di Cassia. Nonostante tutti gli sforzi, gli avanti
giarresi non riescono a violare la porta di Saitta. Il momento di
appannamento è confermato la domenica successiva quando il Giarre cade a
Messina. Ma cinque successi consecutivi, tra i quali lo straripante 8-0
inflitto alla Catenanuovese, riconsegnano la vetta della classifica alla
formazione di Mazza.
La classifica dopo la trentatreesima recita: Giarre primo con 75 punti,
seguono il Vittoria, che ha sbancato Taormina, e la rediviva Peloro, che ha
incredibilmente colmato il divario apparentemente abissale, con 74, quarto è
il Viagrande, staccato di 14 punti dalla battistrada.
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Gli accoppiamenti dell'ultima giornata sembrano scritti da un maestro dei
romanzi thriller. Il Giarre va nella tana della Peloro ed il Vittoria è
ospitato dal Messina che, con i suoi 48 punti ed una posizione di centroclassifica, non ha più nulla da chiedere al campionato. Le due partite
si giocheranno nella stessa città (campi Celeste e Furci) più o meno alla
stessa ora. Al Giarre basta una pareggio a patto che il Vittoria non passi
col Messina. Più di 2000 persone, questa volta sistemate nella più consona
gradinata B, seguono i giallo-blu in riva allo stretto. La partita è
trasmessa in diretta televisiva da una emittente messinese che irradia le
sue frequenze anche alle pendici dell'Etna. |
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Pgc Sig. R.P. |
Il
difensore Platania, che nelle partite decisive,
com'era accaduto con la Sancataldese l'anno precedente, si veste da
bomber e porta in vantaggio il Giarre. Ma la Peloro, che ha un solo
risultato a disposizione riacciuffa il pareggio. Sull'1-1 la classifica
premia Giarre e Vittoria con 76 punti contro i 75 della Peloro. Nel
finale di partita, però, i bianco-neri dalla maglia a scacchi (si dice
che i fondatori amassero questo gioco) ci credono di più e centrano la
vittoria allo scadere. La classifica si inverte: il Giarre scende a 75,
la Peloro sale a 76 ed affianca il Vittoria che poi batterà per 2-1
nello spareggio per la promozione. |
Il CND sfuma per il secondo anno consecutivo per una rete subita a tempo
scaduto. La squadra, classificatasi terza nella più bella stagione dei 10
anni di Eccellenza, verrà smantellata in estate. L'anno seguente i nuovi
arrivati non sapranno ripetere le imprese della formazione di Mazza ed il
loro terzo posto, a 12 punti dal Vittoria, non varrà quello del '96.
Rimarranno, però, le 23 vittorie su 34 incontri (68% con i 6 pareggi e le 5
sconfitte, tutte fuori casa) e lo strabiliante ruolino di marcia in casa. Al
Comunale i giallo-blu conquistano 14 successi 3 pareggi non subendo nessuna
debacle, con 44 reti fatte (2.6 a partita) e solo 2 subite (0.11 a partita,
una ogni 765 minuti!). Le uniche formazioni capaci di violare la porta di
Moro sono il Messina (11a) e la Pro Nissa (18a), ma in entrambi i casi il
Giarre centra una sonante vittoria per 3-1. Fuori casa, però, si palesano la
debolezze della formazione: gli attaccanti hanno le polveri bagnate con solo
13 reti segnate (0.76 a partita), mentre quelle subite sono solo 10 (0.29)
confermando la compattezza del pacchetto arretrato. In trasferta vengono
centrate 8 vittorie, clamorosamente tutte per 1-0, 4 pareggi e 5 sconfitte.
La difesa, 12 reti subite in totale è la migliore (6 partite senza subire
reti dalla 12a alla 17a, più di 540 minuti di imbattibilità), l'attacco (57
reti, 1.6 a partita) è solo terzo, dietro quelli del Vittoria e della Peloro).
Per una stagione come questa bisognerà attendere altri 8 lunghissimi anni.
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