Dal libro "La Leggenda dell'A.C. Riposto 1948"
Il giovane guardiano
Tomaselli, classe 1931, agile e spettacolare nei tuffi e nelle uscite,
abilissimo nel parare i rigori, è stato adocchiato da una grande di
Serie A, la Sampdoria che ha rinnovato il parco portieri ingaggiando un
estremo più anziano ed esperto ed un promettente ventenne. E,
nell’estate del 1951, Tomaselli ripercorre il viaggio verso Genova che
tanti anni prima di lui, ed in ben altre circostanze, fece Franz Calì.
Nei blucerchiati è
chiamato a fare da riserva – e ad impararne l’arte – al grande Giuseppe
Moro, classe 1921, portiere superbo nello stile e moderno nel senso
della posizione, proveniente dalla Lucchese dopo aver difeso le reti di
Fiorentina e Torino oltre a quella della nazionale in un memorabile
incontro disputatosi nello stadio del Tottenham, dove pur subendo due
reti è uscito da eroe nell’ovazione dei tifosi inglesi.
Tomaselli, nella Genova
doriana ha modo di conoscere e di giocare assieme ad alcuni dei più
grandi protagonisti del panorama calcistico italiano di allora come i
bomber Adriano Bassetto e Renato Gei, l’argentino Juan Carlos Lorenzo,
Guglielmo Opezzo ed Arnaldo Lucentini che trent’anni dopo morirà a
Licata, dove allenava i giallo-blu, a causa di un banalissimo incidente
domestico.
Ben presto, però, del
tutto chiuso da Moro, un portiere che non salta una partita da anni,
viene ceduto al Savona in C, dove da titolare può crescere e maturare
l’esperienza giusta per tornare a difendere i pali nel più difficile dei
campionati.