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Giampiero Ventura

In molti la ricordano ancora quella Panda targata Genova che girava per le strade della cittá.

Ventura é stato senza dubbio alcuno uno dei tecnici piú amati dai tifosi e dalle persone comuni. Non solo per i risultati ottenuti in una tra le piú belle stagioni dei giallo-blú, ma per l’umanitá del personaggio.

Reduce da una brillante stagione in Toscana (Pistoiese) accettó la sfida siciliana con entusiasmo e concluse il campionato con un quarto posto alle spalle delle corazzate Palermo e Perugia.

Di seguito alcune storie ed alcuni articoli che ricordano la stagione 92-93.

 

 

Corriere dello Sport Stadio - 17 settembre 1996

di Luciano Bertolani

Il calciatore Ventura, diplomato Isef, bloccato a 28 anni da un'ernia del disco: carriera finita. Tutto da ricominciare.

Eccola qui la costante della mia vita: sempre giù a ruzzoloni, dal penultimo gradino. La ferita piú profonda? A Venezia, quando ho visto andare in fumo mesi di lavoro pazzesco. Quella squadra eliminó la Fiorentina dalla Coppa Italia, battè la Juve facendo il tutto esaurito al "Penzo", era la squadra di Vanoli e Cerbone, di Conte e di Petrachi. Non andò in serie A soltanto per quella sconfitta a tavolino con l'Acireale, eppure bastò un niente per far saltare tutti gli equilibri. Così ripartii dalla serie C, scelsi Lecce quasi con rabbia, perchè sentivo che da lì sarebbe scattata la mia rivincita. Lecce che continua ad avere ai miei occhi certi incanti che ho conosciuto soltanto a Giarre.

Giarre "profondo Sud". Niente Italsider, niente code. Niente di niente...

E' proprio quel niente, invece, che mi ha preso l'anima. Ricordo una passeggiata in mezzo a un agrumeto, vedevo una marea gialla nel sole, un sole incredibile che inondava il cielo. E io pensavo che quella era la libertà, perchè vivevo tra gente che mi comunicava emozioni, che mi accettava per quello che ero. Il calcio? Un codice. Una scorciatoia per l'amicizia. La gente veniva a salutarmi, dopo l'allenamento, magari soltanto per portarmi ad assaggiare certe ciliegie straordinarie.

Genovese malinconico-entusiasta incantato dai profumi della Sicilia. E poi?

E poi faccio un passo indietro, e torno a Genova, ai miei ventotto anni sampdoriani, alla gavetta con Canali e Giorgis, all'addio improvviso, dopo l'arrivo di Riccomini. Una persona oltre il muro delle parole? Paolo Mantovani. Lui le parole le centellinava, eppure ti rimanevano dentro tutte. C'era feeling, ci si intendeva. Credevo fermamente, ricordo, di essere un uomo fortunato amavo il calcio e amavo insegnare, e potevo vivere di queste cose con una dedizione e una passione infinite. I sacrifici? No, non vengano a raccontarmi palle. Chi riesce a trasformare il proprio hobby in lavoro è un privilegiato, uno baciato in fronte.

E intanto Rapallo, Spezia, Entella, Centese, Pistoiese, una lunga catena tra Interregionale e C/2. Nessuna frustrazione?

Il piacere di entrare in campo, il piacere di entrare in un'aula: questo il solo ricordo.

Giarre le ha Imposto una scelta: addio scuola.

Definitivamente.

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Gazzetta dello sport 11 dicembre 2001

Ventura ha alle spalle una decennale carriera da allenatore, anticipata da una parentesi piuttosto breve di calcio giocato. Inizia a calciare i suoi primi palloni all'oratorio, per poi proseguire nelle giovanili della Sampdoria. Ma non farà una grande carriera come calciatore, arrivando a calcare solo i campi della serie C e smettendo per un'ernia a 27 anni. Nel frattempo Ventura, diplomatosi in ragioneria e con in mano il diploma di insegnante di educazione fisica conseguito all’Istituto Superiore di Educazione Fisica di Milano, incomincia a lavorare come insegnante nelle scuole medie superiori di Genova e inizia l’attività di allenatore a soli 29 anni. Una carriera che lo ha portato da Pistoia a Venezia via Giarre, da Lecce a Cagliari, fino all'approdo alla Samp, ultima tappa prima dell'avventura friulana.

Ha allenato: Tapallo Ruentes (d), Entella (D/C2), Spezia (C1), Centese (C1), Pistoiese (D/C2), Giarre (C1), Venezia (B), Lecce (C1/B), Cagliari (B/A), Sampdoria (B), Udinese (A), Cagliari (B), Napoli (C1), Messina (B), Verona (B), Pisa (B), Bari (A), Torino (A ed Europa League) e la Nazionale di Calcio dall'agosto 2016.

 
 

 

 
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